Tutto sulla Bignonia: Caratteristiche, Coltivazione e Cura

La Bignonia (nome scientifico Campsis radicans) è una pianta ornamentale rampicante che appartiene alla famiglia delle bignoniaceae, originaria del Centro e Nord America.

In questo articolo, esploreremo le varie specie di Bignonia, come coltivarla e prendersi cura di questa affascinante pianta e poter godere appieno delle sue meravigliose fioriture.

Caratteristiche

E’ una pianta caratterizzata da fiori a forma di tromba, di vivaci tonalità arancioni o rosse, che si sviluppano in grappoli alle estremità dei rami, regalando uno spettacolo floreale durante tutta l’estate, farfalle ed api non possono resistere a visitarla!

Le foglie, di colore verde scuro e lucide nella parte superiore, e di un verde opaco nella parte inferiore, sono disposte in modo opposto e composte da diverse foglioline. La pianta si arrampica su alberi, altre piante o strutture, e può raggiungere una lunghezza fino a 10 metri.

È in grado di formare sia un fitto manto erboso che un avvolgente rampicante, ideale per coprire piante o edifici.

La Bignonia è estremamente adattabile, prosperando in diverse condizioni ambientali, dal pieno sole alla mezza ombra, e tollerando terreni magri o mediamente fertili.

È resistente sia al caldo che al freddo, nonché alla siccità. Tuttavia, va controllata attentamente poiché può propagarsi velocemente e diventare aggressiva nella colonizzazione.

I fiori, con la loro caratteristica forma a tromba, crescono in gruppi terminali di 2-8. Con una lunghezza fino a 9 centimetri, sono di colore arancione o arancio rossastro con una gola gialla e 5 lobi che si piegano all’indietro.

bignonia fiori

Dopo la fioritura, la pianta sviluppa lunghe capsule del seme che, una volta mature, si aprono e disperdono i semi.

Questa varietà di foglie e fiori la rende una scelta ideale per aggiungere bellezza e vivacità ai giardini e agli spazi verdi.

Habitat Naturale

Originaria delle zone tropicali e subtropicali, la Bignonia prospera in climi caldi e umidi. Si adatta facilmente a diverse condizioni ambientali, crescendo rigogliosa sia in terreni ben drenati che in quelli più argillosi. La sua presenza è spesso notata in regioni con abbondanti precipitazioni e una vasta gamma di temperature.

Specie

Oltre alla Campsis radicans, esistono diverse altre specie di Bignonia, ciascuna con le proprie caratteristiche.

Vediamo in dettaglio quali sono quelle più conosciute:

Bignonia Capreolata

Conosciuta anche come “Crossvine”, Il suo fogliame, di colore verde tenero, è semipersistente o persistente in condizioni favorevoli, e composto da 3 foglioline ovali. Può raggiungere un’altezza di 8-10 metri.

La fioritura abbondante si verifica da giugno a luglio, con fiori tubolari allargati a forma di stella, dal colore esterno rosso intenso e interno giallo crema con gola rossa. I fiori emettono un piacevole profumo di caffè o cioccolato.

Bigonia capreolata

Bignonia Capreolata (foto Carol Davit)

Questa pianta è abbastanza rustica e cresce bene in terreni fertili ben drenati, preferendo l’esposizione al sole. Può sopportare temperature fino a -5°C, ma fiorirà solo se la primavera è stata soleggiata. . È una delle varietà più resistenti al freddo e si adatta a diversi tipi di terreno.

Bignonia Venusta

Nota anche come Pyrostegia venusta, è originaria della Bolivia, del Brasile, del Paraguay e dell’Argentina settentrionale, ma ampiamente diffusa anche in Florida e nelle regioni mediterranee.

Questa specie si presenta con un portamento rampicante a effetto cascata, caratterizzato da lunghi fusti ramificati che possono raggiungere i 10 metri di lunghezza.

Le foglie sono opposte e composte da foglioline da ovate ad oblungo-lanceolate, di un verde brillante, lunghe fino a 8 cm.

Produce grappoli di fiori tubulari ricurvi, dalla consistenza cerosa, di colore arancione che varia dal dorato al rossiccio, simili a quelli della Bignonia.

pyrostegia venusta

Pyrostegia Venusta (Credit Image)

La fioritura inizia dalla fine dell’inverno e prosegue per tutta la primavera, regalando uno spettacolo di colori vivaci.

Bignonia Radicans

Proveniente dal Nordamerica, la Campsis radicans (precedentemente nota come Bignonia radicans) è una pianta rampicante decidua, vigorosa ed esuberante, che trova la sua collocazione naturale nei margini dei boschi e nelle macchie.

Le sue foglie irregolarmente pennate sono costituite da 8-10 foglioline ellittiche, appuntite e seghettate ai margini, di colore verde medio. In estate, sbocciano i caratteristici fiori a forma di campanella di colore arancio-rosso, disposti solitamente in mazzetti di 2-10.

Campsis-radicans

Campsis radicans (Credit image)

Sebbene attraggano molti insetti, non hanno un profumo particolare. La pianta si aggrappa ai supporti tramite radici aeree e, se lasciata senza sostegno, si espande formando un cespuglio disordinato sul terreno.

Cresce rapidamente e può diventare quasi invasiva, ma è incredibilmente adattabile e si sviluppa anche in terreni difficili, ideale per coprire rapidamente brutti muri o ruderi.

A causa della sua esuberanza, è sconsigliata la coltivazione in vaso. Predilige posizioni ben esposte al sole o con luce sufficiente, poiché senza di essa la fioritura sarà poco apprezzabile.

Bignonia Grandiflora

Campsis grandiflora, proveniente dalla Cina, è una specie elegante che si presenta con uno sviluppo a metà tra un rampicante e un grande arbusto scomposto.

Pur non raggiungendo altezze considerevoli e crescendo piuttosto lentamente, questa pianta può raggiungere i 5-6 metri se opportunamente guidata. Se lasciata libera o non supportata, assume un portamento cespuglioso disordinato e, durante l’estate, si copre di grandi fiori campanulati di un vivace arancio salmone.

bignonia-grandiflora

Campsis grandiflora

Versatile nella coltivazione, può essere piantata sia in piena terra che in vaso, adattandosi a diversi tipi di terreno e prediligendo posizioni soleggiate.

Bignonia Tweediana (Macfadyena unguis)

Caratterizzata da fusti sottili, flessuosi e di rapida crescita, grazie alle radichette aeree a ventosa, è capace di attaccarsi da sola alle pareti, rendendola ideale per adornare facciate e muri. Le foglie di un brillante verde, di dimensioni medio-piccole, offrono un piacevole contrasto durante tutto l’anno.

Bignonia tweediana

Macfadyena unguis

Durante la primavera, la pianta si riveste di fiori gialli brillanti, creando uno spettacolo di colori vivaci. Da notare che questa varietà è sempreverde e può affrontare temperature invernali fino a 6 gradi senza problemi. La sua versatilità la rende adatta sia per coltivazione in vaso che in piena terra, in terreni comuni ed esposti al sole.

Bignonia jasminoides

La Bignonia jasminoides è una pianta rampicante sempreverde dalla crescita vigorosa, caratterizzata da foglie lanceolate dal verde lucente. Dalla primavera fino alla fine dell’estate, ci regala splendidi fiori a trombetta bianco-rosati, con un cuore fucsia e un profumo avvolgente.

Bignonia jasminoides

Bignonia Jasminoides (Credit Image)

Questa specie ama essere baciata dal sole, ma si adatta anche a condizioni di mezz’ombra, dimostrando la sua natura flessibile e adattabile.

Un aspetto notevole della Bignonia jasminoides è la sua incredibile resistenza al freddo. Può sopportare temperature intense e addirittura brevi periodi di gelo, a patto che non siano eccessivamente prolungati.

Questa caratteristica la rende una scelta ideale anche per giardini e climi più freschi. Inoltre, non solo si mantiene ma prospera in queste condizioni, sfoggiando la sua maestosa bellezza senza timore di essere danneggiata dal clima più rigido.

Un’interessante variante della pianta è rappresentata dalla versione variegata, dove le foglie sono adornate da bordi di un bel colore giallo, aggiungendo un tocco di eleganza e vivacità alla pianta.

Coltivazione

La coltivazione della bignonia è un’esperienza piacevole e generalmente priva di complicazioni. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione al tipo di supporto che le viene offerto per il suo sviluppo.

Reti, alberi o materiali poco resistenti non sono adatti, poiché nel corso del tempo la pianta può raggiungere dimensioni considerevoli e il suo peso diventa significativo.

Strutture metalliche potrebbero cedere sotto il suo peso, mentre altre piante utilizzate come supporto potrebbero essere soffocate dal suo vigoroso sviluppo. Invece, muretti, pali e pergolati rappresentano soluzioni ideali per dare alla bignonia uno spazio adatto e resistente per arrampicarsi.

Prima di procedere con la messa a dimora di questa rampicante, è importante considerare il suo caratteristico profumo intenso, che solitamente attira una vasta gamma di insetti, in particolare vespe e calabroni.

Pertanto, se nell’area circostante ci sono bambini o animali domestici, è necessario prestare particolare attenzione e valutare se sia adatta alle esigenze dell’ambiente familiare.

Anche l’ubicazione dell’abitazione merita una riflessione attenta: se posizionata troppo vicino all’abitazione, il profumo può diventare eccessivo, quindi è importante trovare un equilibrio per godere appieno della bellezza e dei benefici di questa pianta senza alcun fastidio.

Terreno ed esposizione

La Bignonia prospera in un terreno ben drenato e fertile, che permetta un buon sviluppo delle radici. È fondamentale garantire un terreno con un adeguato drenaggio per evitare ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici.

Per ottenere i migliori risultati, al momento dell’impianto, si può mescolare una buona quantità di stallatico e qualche manciata di cornunghia al terreno.

Sul fondo del luogo di piantagione è indispensabile creare uno spesso strato drenante con della ghiaia, che contribuirà a mantenere un buon drenaggio del terreno.

Predilige un pH leggermente acido o neutro.

Per quanto riguarda il clima, la Bignonia preferisce posizioni soleggiate e calde, ma può adattarsi anche a condizioni di mezz’ombra. È resistente al freddo, ma in climi molto rigidi potrebbe necessitare di protezione in inverno.

Messa a dimora

La messa a dimora della Bignonia può essere effettuata in primavera o in autunno, poiché questi periodi offrono le migliori condizioni per il radicamento delle piante. È importante evitare di piantare durante i periodi più caldi dell’estate o durante i periodi di gelo invernale, in quanto le temperature estreme possono stressare la pianta e compromettere il suo adattamento al nuovo ambiente.

Ecco una guida su come effettuare la messa a dimora della Bignonia:

  1. Scelta del luogo: Scegliere un luogo adatto per la piantagione, preferibilmente esposto alla luce solare diretta o con mezz’ombra. Assicurarsi che il terreno sia ben drenato e fertile, in modo da garantire un buon sviluppo radicale.
  2. Preparazione del terreno: Prima di piantare, preparare il terreno rimuovendo eventuali erbacce o radici. Se il terreno non è già ben drenato, creare uno strato drenante sul fondo del buco di piantagione con ghiaia o sassi.
  3. Piantagione: Scavare un buco nel terreno abbastanza ampio da ospitare la pianta insieme alla sua zolla di radici. Posizionare la pianta nel buco, assicurandosi che sia piantata alla stessa profondità a cui cresceva precedentemente. Riempire il buco con il terreno e compattarlo delicatamente intorno alle radici per stabilizzare la pianta.
  4. Irrigazione: Dopo la piantagione, annaffiare abbondantemente la Bignonia per favorire l’attecchimento delle radici nel nuovo terreno. Continuare a innaffiare regolarmente nei primi mesi, soprattutto durante i periodi di siccità.
  5. Supporto: Se la Bignonia è un tipo rampicante, fornire un supporto su cui potrà arrampicarsi e crescere.
  6. Protezione: In caso di temperature molto rigide durante l’inverno, specialmente nelle prime fasi dopo la piantagione, proteggere la pianta con materiali isolanti o coperture per evitare danni da gelo.

Irrigazione

L’irrigazione è una delle pratiche fondamentali per garantire la salute e la buona crescita della Bignonia.

Questa pianta ha bisogno di una quantità adeguata di acqua per svilupparsi correttamente, ma è importante evitare sia l’eccesso che la carenza di irrigazione.

Per ottenere una crescita veloce e abbondanti fioriture, è bene irrigare la Bignonia piuttosto frequentemente, soprattutto durante l’estate, quando le temperature sono elevate e l’evaporazione dell’acqua è maggiore, mantenere il terreno costantemente umido favorirà una crescita rigogliosa e la produzione di fiori.

Nella stagione fredda, è bene ridurre l’irrigazione quasi del tutto. Durante i mesi più freddi, la pianta tende a entrare in uno stato di riposo vegetativo, il che è naturale per questo tipo di liane. Sospendere quasi completamente l’irrigazione in questo periodo aiuterà la Bignonia a passare attraverso il periodo di riposo in modo sano.

Ecco alcune linee guida per l’irrigazione della Bignonia:

  • Quantità: Annaffiare la pianta abbondantemente, in modo da permettere all’acqua di raggiungere le radici in profondità. Ciò aiuterà le radici a svilupparsi in modo più vigoroso e a cercare risorse nel terreno.
  • Frequenza: L’irrigazione dovrebbe essere regolare, specialmente nei periodi di siccità o durante la fase di radicamento dopo la piantagione. Durante i periodi più caldi dell’estate, potrebbe essere necessario annaffiare più frequentemente.
  • Evitare ristagni: Assicurarsi che il terreno sia ben drenato per evitare ristagni d’acqua, che potrebbero danneggiare le radici e causare problemi alla pianta.
  • Monitorare le condizioni del terreno: Prima di annaffiare, verificare la presenza di umidità nel terreno. Se il terreno è ancora umido a una profondità di qualche centimetro, è possibile posticipare l’irrigazione.
  • Annaffiatura profonda: Quando si annaffia, è consigliabile far penetrare l’acqua nel terreno in modo profondo, in modo da stimolare una crescita radicale più robusta.
  • Annaffiatura mattutina o serale: Preferibilmente, annaffiare la Bignonia al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Evitare di annaffiare durante le ore più calde della giornata per ridurre la perdita di acqua per evaporazione.

Concimazione

La concimazione della Bignonia è un aspetto estremamente importante per favorire una crescita vigorosa e abbondanti fioriture dai colori vivaci.

Prima che la pianta inizi a produrre le sue splendide corolle, è essenziale che raggiunga la maturità, il che generalmente richiede circa tre o quattro anni dalla piantumazione.

Durante questo periodo, per supportare il suo sviluppo, si consiglia di somministrare in autunno una generosa quantità di stallatico sfarinato, arricchito con cornunghia.

Questo apporta i nutrienti necessari e prepara la pianta per la fioritura futura. Nella stagione primaverile, sarà utile integrare l’alimentazione con un concime granulare a lenta cessione, con una predominanza di azoto e fosforo, per favorire la crescita delle nuove gemme e dei germogli.

Una volta che la Bignonia è diventata adulta, l’apporto di nutrienti non deve mai essere trascurato. Durante l’autunno, continua ad arricchire il terreno con ammendanti organici per mantenere il terreno fertile e pronto per la stagione successiva.

Durante il periodo vegetativo, invece, quando la pianta si sta preparando per la fioritura, è consigliabile utilizzare un prodotto specifico per piante fiorite, con un contenuto più elevato di potassio.

In questo contesto, i concimi progettati per i rosai risultano spesso particolarmente efficaci, poiché favoriscono una fioritura rigogliosa e duratura.

Potatura

La potatura della Bignonia è una pratica fondamentale per garantire una crescita sana, una fioritura abbondante e un portamento estetico della pianta. Si effettuano generalmente due tipi di potature: una a fine inverno e l’altra a fine estate.

La potatura invernale, solitamente eseguita a febbraio, mira a rimuovere tutti i rami danneggiati o particolarmente sottili, permettendo alla pianta di concentrare le energie su quelli nuovi, dai quali spunteranno i fiori.

Se la pianta è diventata troppo ampia o ha subito danni durante l’inverno, si possono effettuare potature più drastiche, ma è bene ricordare che potature troppo forti possono ridurre il numero di fiori prodotti.

Verso la fine dell’estate, dopo la fioritura, è consigliabile una potatura leggera, accorciando i rami all’apice per favorire un portamento più compatto e contenuto della pianta.

Le piante giovani, per favorire la ramificazione e la crescita alla base, devono essere potate fino a circa 5 cm dal terreno. Questo stimolerà la pianta a produrre nuovi getti fioriferi per l’anno successivo.

Durante la potatura estiva, è importante eliminare i rami secondari che hanno appena finito di portare i fiori, in modo da permettere alla pianta di concentrarsi su nuove gemme.

Se necessario, è possibile sfoltire la chioma per favorire la circolazione dell’aria e prevenire il rischio di muffe, specialmente se il fogliame è molto denso.

Infine, a fine inverno, si può eseguire una potatura di rimonda, eliminando eventuali rami morti, danneggiati o malati, per favorire la salute generale della pianta.

Malattie e Parassiti

La Bignonia, fortunatamente, è generalmente resistente a malattie e infestazioni da parassiti. Tuttavia, in condizioni di crescita non ottimali, potrebbero verificarsi alcuni attacchi da parte di insetti e malattie.

Gli afidi possono rappresentare un problema, ma è possibile combatterli con forti getti d’acqua o, in casi più gravi, utilizzando insetticidi specifici.

La cocciniglia è un altro parassita da tenere sotto controllo, soprattutto durante l’inverno. È consigliabile effettuare trattamenti preventivi con olio bianco attivato da insetticida specifico per uova.

cocciniglia

Cocciniglia al microscopio

Il ragnetto rosso è un acaro che può colpire la Bignonia, ma si può contrastare aumentando l’umidità ambientale tramite frequenti nebulizzazioni con acqua.

L’oidio può manifestarsi in condizioni di forte umidità ambientale. Per prevenirlo, è opportuno sfoltire la pianta per aumentare la circolazione dell’aria e, se necessario, eliminare le parti colpite.

Come moltiplicare la pianta di Bignonia 

La moltiplicazione è una pratica che si svolge in primavera, quando si prelevano talee semilegnose dai germogli laterali della pianta.

Queste talee vengono poi piantate nei cassoni appositi riempiti con sabbia. Dopo circa due mesi, quando avviene la radicazione, le piantine possono essere trasferite in vasi di media grandezza con una composta compatta.

La propagazione della bignonia in generale può avvenire tramite talee. Si seleziona un ramo dalla consistenza semi-matura, lasciando un paio di foglie vicino all’apice, e si colloca in un vaso con una miscela di torba e sabbia o, meglio ancora, sabbia e agriperlite.

Mantenere l’umidità alta coprendo il vaso con un film plastico e posizionarlo all’ombra con temperature intorno ai 20°C. Di solito, la radicazione avviene entro tre settimane.

Un altro metodo facile è l’utilizzo delle propaggini: un lungo ramo viene diretto verso il suolo e interrato per circa venti centimetri, facendo piccole incisioni sulla corteccia.

Presto emetterà radici e sarà possibile tagliare la parte superiore del ramo e trasferire la piantina in un vaso per il rafforzamento.

Infine, si può ottenere lo stesso risultato coprendo un ramo con plastica riempita di terra, consentendo alle radici di formarsi naturalmente.

Uso Ornamentale della Bignonia

La Bignonia è una pianta ornamentale molto amata per la sua spettacolare fioritura e il suo aspetto decorativo.

Grazie alla sua crescita rampicante e alla copiosa produzione di fiori, la Bignonia è ideale per abbellire giardini, terrazzi e spazi esterni.

Le sue caratteristiche distintive la rendono una scelta popolare per arricchire l’aspetto estetico degli ambienti all’aperto.

Le principali modalità di uso ornamentale della Bignonia includono:

Arrampicata su pergolati e grigliati

La Bignonia può essere piantata ai piedi di pergolati o grigliati, dove le sue liane vigorose si arrampicheranno con eleganza, creando una copertura fiorita e invitante. Durante la stagione di fioritura, i suoi fiori a forma di trombetta coloreranno il paesaggio circostante, trasformando queste strutture in veri e propri archi floreali.

Rivestimento di pareti e recinzioni

Con la sua capacità di aderire saldamente alle superfici, la Bignonia può essere utilizzata per coprire pareti esterne o recinzioni, donando loro un aspetto lussureggiante e colorato. Questo utilizzo crea un’atmosfera di natura e vivacità, trasformando le strutture in elementi di grande fascino.

bignonia rivestimento recinzione

Creazione di schermature e privacy

La Bignonia può essere coltivata per creare schermature naturali, ideali per proteggere angoli del giardino o terrazzo dal sole diretto e fornire un ambiente più fresco e riparato.

Combinazioni con altre piante

Grazie alla sua crescita rampicante e alla ricca fioritura, la Bignonia si presta bene a combinazioni con altre piante per creare affascinanti paesaggi. Può essere utilizzata per abbellire pergolati, grigliati, recinzioni e muri, dando vita a suggestivi elementi verticali nel giardino.

Per creare un abbinamento armonioso, si possono scegliere piante dai colori e dalle caratteristiche complementari. Ad esempio, potrebbe essere affiancata a clematidi, gelsomini o altre piante rampicanti dai fiori bianchi o rosa, creando un’atmosfera romantica e profumata.

Inoltre, combinazioni con piante dai colori contrastanti, come arbusti con fogliame giallo o rosso, potrebbero creare un effetto visivo davvero suggestivo.

Decorazione di balconi e terrazzi

In vasi di dimensioni adeguate, la Bignonia può essere coltivata anche su balconi e terrazzi, arricchendo gli spazi esterni con la sua vivace presenza.

Esistono diverse specie di Bignonia, alcune con fiori arancioni, altre con fiori gialli o rossi. Scegli la varietà che si adatta meglio al tuo stile e al colore desiderato per la tua decorazione.

Per coltivare la Bignonia su balconi e terrazzi, utilizza grandi vasi o contenitori con buon drenaggio. Assicurati che i vasi siano sufficientemente profondi per ospitare le radici e per favorire una buona crescita.

Poiché la Bignonia è una pianta rampicante, fornisci supporti verticali come tralicci, reti o pergolati. In questo modo, la pianta potrà arrampicarsi e creare un effetto decorativo unico.

Assicurati di posizionare i vasi in luoghi soleggiati, dove la pianta riceva almeno 6-8 ore di luce solare al giorno. La Bignonia ama il sole e prospera in ambienti luminosi.

Curiosità e Aneddoti sulla Bignonia

Ecco alcune curiosità e aneddoti interessanti sulla Bignonia:

  1. Origine del nome: Il nome “Bignonia” fu dato dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort in onore del suo amico Abate Jean-Paul Bignon.
  2. Nell’America Meridionale: In particolare in Perù, Argentina e Messico, la Bignonia è considerata una pianta portatrice di buona sorte e fortuna. È spesso usata per adornare le facciate delle chiese e per abbellire le porte delle abitazioni.
  3. Nel linguaggio dei fiori: Nel linguaggio dei fiori, donare la Bignonia significa augurare successo e prosperità.
  4. Nelle leggende celtiche: Fate ed elfi, si trasformano nella suggestiva Bignonia una volta morti. Allo stesso modo, l’antica mitologia greca intreccia le sue storie, affermando che le Muse, le ispiratrici dee delle arti e della conoscenza, trovano la loro essenza nella radiosa Bignonia dopo aver lasciato il mondo terreno. Queste affascinanti piante erano considerate sacre ad Apollo, il fulgido dio del sole.
  5. Affinità con i colibrì: I fiori della Bignonia sono spesso visitati dai colibrì, noti per il loro volo veloce e la capacità di nutrirsi dal nettare delle piante con il loro caratteristico becco sottile. Questa relazione simbiotica è un esempio di come le piante e gli animali possano interagire in modo benefico.
  6. Radici aeree: Alcune specie di Bignonia sviluppano radici aeree lungo i loro fusti, che li aiutano ad aderire saldamente alle superfici e a supportare la loro crescita rampicante. Questo adattamento permette loro di crescere anche su pareti e altre strutture verticali.

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