Gaslighting: ecco come riconoscerlo e affrontarlo

Il gaslighting è un fenomeno psicologico sempre più discusso e riconosciuto nel panorama delle relazioni umane. Questo comportamento manipolativo, spesso sottile e insidioso, può avere conseguenze devastanti sul benessere emotivo e psicologico delle persone coinvolte.

In questo articolo, esploreremo in profondità il concetto di gaslighting, analizzando come si manifesta nelle diverse tipologie di relazioni, quali sono gli effetti sulla salute mentale delle vittime e come difendersi da questa forma di abuso.

Il nostro obiettivo è sensibilizzare i lettori sul tema e fornire strumenti utili per affrontare e prevenire situazioni di gaslighting nella vita quotidiana.

Cos’è il Gaslighting?

Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica che si verifica quando una persona cerca di far dubitare un’altra della propria realtà, delle proprie percezioni, dei propri sentimenti e dei propri ricordi, utilizzando menzogne, negazioni e distorsioni della verità. Il gaslighting può essere intenzionale o involontario, ma in entrambi i casi, ha un impatto negativo sulla vittima.

Origine del termine

Il termine “gaslighting” deriva dal dramma teatrale del 1938 “Gas Light” di Patrick Hamilton e dal successivo adattamento cinematografico del 1944, “Gaslight”.

Gaslight locandina film del 1944 in italiano Angoscia

Gaslight locandina film del 1944 in italiano Angoscia

In entrambe le opere, il protagonista cerca di far dubitare la sua moglie della sua stessa sanità mentale manipolando l’intensità delle luci a gas nella loro casa e negando che ciò stia accadendo.

Il termine “gaslighting” è entrato nel lessico comune per descrivere una situazione in cui una persona tenta di minare la percezione della realtà di un’altra.

Gaslighting come riconoscerlo

Il gaslighting può verificarsi in diversi tipi di relazioni, tra cui quelle sentimentali, familiari, lavorative e di amicizia. Vediamo nel dettaglio come riconoscerlo, a seconda della situazione in cui ci si trova.

Gaslighting nelle relazioni sentimentali

Il gaslighting nelle relazioni sentimentali è particolarmente insidioso poiché può essere difficile da riconoscere, soprattutto se si verifica gradualmente nel tempo.

In queste situazioni, un partner cerca di manipolare l’altro per esercitare controllo e potere, facendolo sentire insicuro, confuso e dipendente. Il gaslighting nelle relazioni di coppia può manifestarsi in vari modi.

Alcuni esempi comuni includono:

  1. Negazione: Il partner manipolatore nega di aver detto o fatto qualcosa, anche se l’altro è sicuro che sia accaduto. Questo può portare la vittima a dubitare della propria memoria e percezione degli eventi.
  2. Sminuire i sentimenti: Il partner manipolatore minimizza o ridicolizza i sentimenti dell’altro, facendolo sentire eccessivamente sensibile, irrazionale o paranoico.
  3. Divertire l’attenzione: Quando la vittima cerca di affrontare il partner manipolatore su un problema o una preoccupazione, quest’ultimo devia l’attenzione accusando la vittima di essere il vero problema.
  4. Isolamento: Il partner manipolatore cerca di isolare la vittima dagli amici e dalla famiglia, facendo leva sulla sua insicurezza o creando situazioni di tensione con le persone care.

Esempi specifici di comportamenti di gaslighting

  1. Un partner dice di aver fatto un appuntamento importante per la coppia, ma quando arriva il giorno dell’appuntamento, nega di averlo mai programmato e accusa l’altro di essere dimentico o confuso.
  2. Dopo un litigio, il partner manipolatore nega di aver pronunciato parole ferite o di aver agito in modo aggressivo, sostenendo che l’altro sta esagerando o inventando la situazione.
  3. Il partner manipolatore critica costantemente l’aspetto fisico, il lavoro o le abilità dell’altro, minando così la sua autostima e facendolo sentire inadeguato e dipendente dal partner manipolatore.
  4. Il partner manipolatore insiste sul fatto che gli amici e i familiari della vittima non la capiscono o non la sostengono, spingendola a tagliare i legami con queste persone e a isolarsi ulteriormente.

Riconoscere e affrontare il gaslighting in una relazione sentimentale è fondamentale per preservare il benessere emotivo e psicologico di entrambi i partner. L’educazione e la consapevolezza sulle dinamiche del gaslighting sono passi essenziali per proteggersi da questa forma di manipolazione.

Gaslighting nelle relazioni familiari

Il gaslighting nelle relazioni familiari può essere altrettanto dannoso e distruttivo come nelle relazioni sentimentali. Questo tipo di manipolazione può verificarsi tra genitori e figli, fratelli e sorelle o altri membri della famiglia, e può avere un impatto duraturo sul benessere emotivo e psicologico delle persone coinvolte.

Gaslighting nella famiglia

Gaslighting tra genitori e figli

Il gaslighting tra genitori e figli può manifestarsi quando un genitore cerca di manipolare il figlio negando, distorcendo o minimizzando i propri sentimenti, esperienze o ricordi. Questo può portare il figlio a dubitare della propria percezione della realtà e a sviluppare insicurezze o problemi di fiducia nel tempo.

Alcuni esempi di gaslighting tra genitori e figli:

  1. Un genitore nega di aver mai promesso al figlio un particolare premio o privilegio, facendo sentire il figlio confuso o in colpa per aver sollevato la questione.
  2. Un genitore minimizza o ridicolizza le preoccupazioni del figlio riguardo a situazioni familiari difficili, come litigi o problemi finanziari, facendo sentire il figlio eccessivamente sensibile o irrazionale.
  3. Un genitore nega o distorce i propri comportamenti passati, come episodi di abuso verbale o fisico, facendo dubitare il figlio della propria memoria o percezione degli eventi.gaslighting tra fratelli e sorelle

Gaslighting tra fratelli e sorelle

Il gaslighting tra fratelli e sorelle può verificarsi quando un fratello o una sorella cerca di manipolare un altro membro della famiglia attraverso menzogne, distorsioni o negazioni. Alcuni esempi di gaslighting tra fratelli e sorelle includono:

  1. Un fratello nega di aver rotto un oggetto di valore appartenente all’altro, accusandolo di averlo perso o distrutto da solo.
  2. Una sorella minimizza o ridicolizza i sentimenti di un fratello riguardo a episodi di bullismo o esclusione, facendo sentire il fratello eccessivamente sensibile o paranoico.
  3. Un fratello manipola un altro facendo ricadere su di lui la responsabilità di problemi familiari o conflitti, facendolo sentire in colpa o inadeguato.

Riconoscere e affrontare il gaslighting nelle relazioni familiari è fondamentale per promuovere un ambiente familiare sano e sicuro. La comunicazione aperta, l’educazione e la consapevolezza sulle dinamiche del gaslighting possono aiutare a prevenire e contrastare questo tipo di manipolazione all’interno della famiglia.

Gaslighting sul posto di lavoro

Il gaslighting sul posto di lavoro può avere un impatto negativo sulle dinamiche professionali e sul benessere emotivo dei dipendenti coinvolti.

Gaslighting al lavoro

Questa forma di manipolazione può verificarsi tra colleghi, capi e subalterni e può manifestarsi in vari modi. Ne elenchiamo alcuni:

  1. Un capo nega di aver dato istruzioni specifiche a un dipendente, sostenendo che il dipendente ha frainteso o inventato le istruzioni ricevute. In seguito, il dipendente potrebbe dubitare della propria capacità di comprendere le aspettative sul lavoro e sentirsi insicuro riguardo alle proprie competenze.
  2. Un collega sabota il lavoro di un altro, ad esempio cancellando file importanti o nascondendo documenti, e poi nega di aver avuto un ruolo in queste azioni, facendo sentire la vittima confusa e incapace di gestire le proprie responsabilità lavorative.
  3. Un superiore ridicolizza o minimizza le preoccupazioni di un dipendente riguardo a problemi sul posto di lavoro, come discriminazione, molestie o condizioni di lavoro insicure, facendo sentire il dipendente eccessivamente sensibile o irrazionale.
  4. Un collega si prende il merito del lavoro di un altro, negando il contributo della vittima e facendola sentire inadeguata e svalutata.
  5. Un capo impone aspettative irrealistiche o mutevoli sui dipendenti, facendoli sentire incapaci di soddisfare le richieste del lavoro e mettendo in dubbio le loro competenze e abilità.

Per contrastare il gaslighting sul posto di lavoro, è importante che i dipendenti siano a conoscenza di questa forma di manipolazione e siano in grado di riconoscere i segnali di allarme.

La comunicazione aperta e onesta tra colleghi e superiori può aiutare a prevenire il gaslighting e a garantire un ambiente lavorativo sano e produttivo.

Inoltre, le politiche aziendali e i canali di supporto, come i responsabili delle risorse umane o i consulenti del benessere, possono offrire ulteriore sostegno e protezione ai dipendenti coinvolti in situazioni di gaslighting.

Come difendersi dal gaslighting

Per proteggersi dal gaslighting e dalle sue conseguenze negative, è fondamentale riconoscere i segnali di allarme e sviluppare strategie efficaci per affrontare e prevenire questa forma di manipolazione.

1. Riconoscere i segnali del gaslighting

La consapevolezza è il primo passo per difendersi dal gaslighting. Essere in grado di identificare i segnali di allarme può aiutare a riconoscere quando si è vittime di questa forma di manipolazione e a prendere provvedimenti per proteggersi. Alcuni segnali comuni del gaslighting includono:

  1. Sentirsi costantemente confusi o in dubbio riguardo a fatti, eventi o conversazioni.
  2. Dubitare delle proprie percezioni, sentimenti o ricordi e chiedersi se si è troppo sensibili o irrazionali.
  3. Sentirsi isolati dagli amici e dalla famiglia, spesso a causa dell’intervento del manipolatore.
  4. Avere difficoltà a prendere decisioni o a esprimere le proprie opinioni per paura di essere sminuiti o ridicolizzati.
  5. Avvertire un senso di ansia o paura quando si interagisce con la persona che si sospetta stia praticando il gaslighting.

Creare consapevolezza su cosa sia il gaslighting

Per creare consapevolezza sul gaslighting e aiutare a riconoscere i segnali, è possibile seguire questi passi:

  1. Informarsi sulle dinamiche del gaslighting, attraverso libri, articoli, video o seminari. La conoscenza è un potente strumento per contrastare la manipolazione.
  2. Confrontarsi con persone di fiducia riguardo alle proprie esperienze, per ottenere supporto, consigli e una prospettiva esterna.
  3. Prestare attenzione ai propri sentimenti e intuizioni. Se qualcosa non sembra giusto o fa sentire a disagio, è importante prenderlo sul serio e indagare ulteriormente.
  4. Documentare gli eventi o le conversazioni che causano confusione o dubbi, in modo da avere un registro tangibile delle proprie esperienze e un modo per confrontare la realtà con le affermazioni del manipolatore.
  5. Cercare supporto professionale, come consulenza o terapia, per lavorare sulle proprie insicurezze, rafforzare l’autostima e sviluppare strategie per affrontare il gaslighting.

Mettere in pratica queste strategie può aiutare a creare consapevolezza sul gaslighting, a riconoscere quando si è vittime di questa forma di manipolazione e a prendere provvedimenti per proteggersi e ripristinare il proprio senso di realtà e fiducia in se stessi.

2. Mantenere il senso della realtà

Mantenere un solido senso di realtà è fondamentale per difendersi dal gaslighting. Di seguito sono riportate alcune tecniche per preservare la propria percezione della realtà e l’importanza di documentare episodi di gaslighting.

Tecniche per preservare la propria percezione della realtà

  1. Affidarsi a persone di fiducia: Condividere le proprie esperienze e preoccupazioni con amici, familiari o colleghi di supporto può aiutare a validare le proprie percezioni e a mantenere un senso di realtà.
  2. Praticare l’autoconsapevolezza: Riflettere sui propri sentimenti, pensieri e reazioni può aiutare a riconoscere le proprie percezioni e a contrastare la manipolazione.
  3. Stabilire confini: Imparare a stabilire e mantenere confini sani con gli altri è fondamentale per proteggere il proprio senso di realtà e benessere emotivo.
  4. Ricorrere a terapie o supporto professionale: Un terapeuta o un consulente può offrire strumenti e strategie per preservare la propria percezione della realtà e per affrontare il gaslighting.

L’importanza di documentare episodi di gaslighting

Documentare episodi di gaslighting può essere uno strumento efficace per mantenere un senso di realtà e per contrastare la manipolazione. Ecco perché è importante:

  1. Validazione: Tenere un registro scritto degli eventi o delle conversazioni che causano confusione o dubbi può fornire una fonte tangibile di validazione delle proprie esperienze e percezioni.
  2. Confronto: Avere una documentazione degli episodi di gaslighting può aiutare a confrontare le affermazioni del manipolatore con la realtà, rafforzando il proprio senso di verità.
  3. Supporto: La documentazione può essere condivisa con persone di fiducia o professionisti, come terapisti o consulenti, per ottenere ulteriore supporto e consigli su come affrontare il gaslighting.
  4. Preparazione: Se si decide di affrontare il manipolatore o di intraprendere azioni legali, avere una documentazione dettagliata degli episodi di gaslighting può fornire una base solida su cui basare il proprio caso.

3. Creare una rete di supporto

Costruire una rete di supporto è fondamentale per contrastare il gaslighting e per proteggere il proprio benessere emotivo e psicologico. Avere persone di fiducia con cui condividere le proprie esperienze e preoccupazioni può offrire una prospettiva esterna e un sostegno emotivo nel superare le sfide legate al gaslighting.

L’importanza di condividere la propria esperienza con amici e familiari

Condividere la propria esperienza di gaslighting con amici e familiari di fiducia può offrire numerosi benefici:

  1. Validazione: Gli amici e i familiari possono aiutare a validare le proprie percezioni e sentimenti, rafforzando il proprio senso di realtà.
  2. Consiglio: Le persone care possono offrire consigli e suggerimenti su come affrontare il gaslighting e su come proteggersi dalla manipolazione.
  3. Supporto emotivo: Avere il sostegno di amici e familiari può aiutare ad affrontare le emozioni difficili associate al gaslighting e a rafforzare la propria autostima e fiducia in se stessi.
  4. Protezione: Gli amici e i familiari possono fornire un ambiente sicuro e accogliente in cui rifugiarsi se la situazione di gaslighting diventa insostenibile.

Cercare l’aiuto di un professionista della salute mentale

Se si sospetta di essere vittime di gaslighting, è importante considerare l’idea di rivolgersi a un professionista della salute mentale, come un terapeuta, uno psicologo o un consulente. Essi possono offrire:

  1. Valutazione e diagnosi: Un professionista può valutare la situazione e fornire una diagnosi precisa, offrendo una migliore comprensione della situazione e delle dinamiche in gioco.
  2. Terapia e supporto: Un terapeuta può aiutare a sviluppare strategie per affrontare il gaslighting, lavorare sulle proprie insicurezze e rafforzare l’autostima e l’autonomia emotiva.
  3. Risorse e strumenti: Un professionista può fornire risorse e strumenti per aiutare a gestire il gaslighting e a costruire una rete di supporto efficace.
  4. Supporto a lungo termine: Un terapeuta può offrire un sostegno continuo nel processo di recupero dal gaslighting, anche dopo aver affrontato e risolto la situazione.

4. Imparare a stabilire confini

Stabilire confini chiari e sani è fondamentale per proteggersi dal gaslighting e per mantenere il proprio benessere emotivo. Imparare a stabilire confini efficaci può aiutare a prevenire la manipolazione e a rafforzare il senso di autostima e fiducia in se stessi.

L’importanza di affermare i propri diritti e bisogni

Affermare i propri diritti e bisogni è un elemento cruciale per stabilire confini efficaci. Ciò include:

  1. Riconoscere e comunicare i propri sentimenti, bisogni e aspettative in modo chiaro e assertivo.
  2. Affermare il proprio diritto di essere trattati con rispetto e dignità, indipendentemente dalle circostanze.
  3. Non permettere agli altri di minimizzare o invalidare le proprie esperienze o emozioni.
  4. Sentirsi liberi di dire “no” quando si ritiene necessario, senza sentirsi in colpa o in dovere di giustificarsi.

Tecniche per stabilire confini efficaci

  1. Comunicazione assertiva: Esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro e diretto, senza essere aggressivi o passivi. Utilizzare “io” per esprimere le proprie esperienze, ad esempio “Io mi sento…”, “Io ho bisogno di…”.
  2. Essere specifici e concreti: Quando si stabiliscono confini, è importante essere specifici e concreti riguardo alle proprie aspettative e richieste. Ad esempio, invece di dire “Non voglio che tu mi controlli”, dire “Non voglio che tu controlli le mie chiamate o i miei messaggi senza il mio permesso”.
  3. Praticare l’ascolto attivo: Ascoltare attentamente l’altra persona e cercare di capire il suo punto di vista, anche se non si è d’accordo. Questo dimostra rispetto e incoraggia una comunicazione aperta e onesta.
  4. Rimanere coerenti: Una volta stabiliti dei confini, è importante mantenerli coerenti nel tempo. Ciò può richiedere di ricordare all’altra persona i confini stabiliti o di agire di conseguenza se i confini vengono violati.
  5. Chiedere aiuto: Se si ha difficoltà a stabilire o mantenere confini, può essere utile rivolgersi a un terapeuta, un consulente o un gruppo di sostegno per ricevere consigli e supporto.

Gaslighting – Domande e Risposte Frequenti 

Il gaslighting può essere involontario o accidentale? 

Sì, il gaslighting può essere involontario o accidentale. A volte, una persona potrebbe manipolare gli altri senza rendersene conto o senza avere intenzioni malvagie. Tuttavia, anche se il gaslighting è involontario, può comunque causare danni emotivi e psicologici alla vittima.

Esiste una personalità tipica di chi pratica il gaslighting?

Non esiste un singolo profilo caratteriale per chi pratica il gaslighting. Tuttavia, alcune caratteristiche ricorrenti possono includere un senso di superiorità, il desiderio di controllo e la difficoltà nell’accettare critiche o responsabilità. Individui affetti da disturbi come il narcisismo o il disturbo borderline potrebbero essere maggiormente propensi a ricorrere al gaslighting per manipolare gli altri.

Come posso sapere se sto praticando il gaslighting su qualcun altro?

Per determinare se si sta praticando il gaslighting su qualcun altro, è importante riflettere sulle proprie azioni e sulle motivazioni che stanno dietro a tali azioni. Se si scopre di manipolare intenzionalmente le percezioni, i sentimenti o i ricordi di qualcun altro per ottenere un vantaggio personale o per evitare di affrontare le proprie responsabilità, potrebbe essere che si stia praticando il gaslighting.

Il gaslighting può verificarsi in contesti online o sui social media?

Sì, il gaslighting può verificarsi anche in contesti online o sui social media. Ad esempio, un manipolatore potrebbe cercare di far sentire una persona inadeguata o insicura attraverso commenti negativi, condivisione di informazioni false o distorsione della realtà. Essere consapevoli di queste dinamiche e stabilire confini online può aiutare a proteggersi dal gaslighting digitale.

È possibile recuperare completamente dal gaslighting?

Sì, è possibile recuperare completamente dal gaslighting. Il processo di recupero può richiedere tempo e sforzo, ma con il supporto di una rete di persone di fiducia e l’aiuto di professionisti della salute mentale, è possibile ricostruire la propria autostima, fiducia in se stessi e senso di realtà. Ogni individuo è diverso, e il tempo necessario per il recupero può variare a seconda della gravità del gaslighting e delle risorse personali e di supporto disponibili.

Che differenza c’è tra psicologia nera e gaslighting?

La psicologia nera è un termine meno formale che si riferisce a una serie di tecniche di manipolazione e persuasione utilizzate per influenzare il comportamento, le emozioni o le decisioni di una persona. La psicologia nera può includere tattiche come l’inganno, la seduzione, la colpevolizzazione e la coercizione.

Il gaslighting può essere considerato una delle tattiche all’interno dell’ampio spettro della psicologia nera, è una forma specifica di manipolazione psicologica che coinvolge il distorcere la realtà di una persona al fine di creare confusione e dubbi sulla propria percezione, memoria e sanità mentale. Il gaslighting è spesso usato per ottenere potere e controllo sulla vittima.