Occhio di Allah – Storia, Origini e Significato

Probabilmente avrete visto l’iconico simbolo del malocchio, l’ Occhio di Allah, centinaia di volte volte e non ci avete mai fatto caso.

Forse ne possedete anche uno, ma non avete mai pensato al suo vero significato, lo avete comparto, in qualche mercatino in uno dei vostri viaggi in Turchia od in Grecia, semplicemente perchè vi piaceva.

Oppure siete una persona curiosa e volete informarvi sulle sue origini, storia e significato. Indipendentemente dal motivo che vi ha spinto a ricercare l’occhio di allah, in questo articolo vi racconteremo tutto quello che dovete sapere su questo oggetto.

Che cosa è l’occhio di allah?

L’occhio di allah o occhio turco è chiamato anche, Nazar Boncuğu in Turco, Evil Eye in Inglese, ed μάτι (mati) in Greco.

E’ praticamente un amuleto per proteggersi dal malocchio, di solito è rotondo, in vetro e si presenta con cerchi concentrici, o forme a goccia, in varie tonalità di blu, bianco e nero, talvolta può avere bordi dorati.

Può anche essere rappresentato da altri colori, come il verde o il rosso, a seconda della cultura di appartenenza. E’ molto diffuso, soprattutto in Turchia e in Grecia, ma anche nella cultura ebraica, musulmana e cristiana.

occhio di allah con colorazioni differenti

Occhio di allah in diffrenti colorazioni

In questi luoghi lo si trova praticamente ovunque, appeso in casa, nei negozi, negli uffici, nelle auto, viene dato ai neonati e ai nuovi sposi, per tenere lontano le energie negative.

occhi di allah esposti in una via in turchia

Occhi di allah esposti in una via in Turchia

Che cosa è il malocchio?

Il malocchio è una maledizione, che ha origine nella cultura greca, trasmessa attraverso un bagliore maligno, solitamente ispirato dall’invidia. Nasce dalla convinzione che chi ottiene un grande successo o riconoscimento attiri anche l’invidia di chi lo circonda. Questa invidia si manifesta a sua volta come una maledizione che annulla la sua fortuna.

Secondo il folclorista Roberts John M., circa il 40% delle culture del mondo crede in qualche forma di malocchio. Si parla di malocchio nei testi romani e greci, oltre che nel Corano e nella Bibbia. In effetti, il malocchio ha una lunga storia che risale al 3.000 a.C.

Alan Dundes, accademico all’ universià della California ribadisce che il malocchio non è una superstizione per nulla superata, anzi continua a guidare determinati comportamenti in alcune culture del mondo.

Il concetto di malocchio è ben espresso da Eliodoro di Emesa autore dell’antico romanzo greco Aethiopica, in cui scrive: “Quando uno guarda ciò che è eccellente con occhio invidioso, riempie l’atmosfera circostante di una qualità perniciosa, e trasmette le proprie esalazioni infettate a ciò che gli è più vicino”.

Una persona può esporsi al malocchio anche agendo senza umiltà, con ostinazione o vantandosi di sé. Il malocchio ha origine dalla gelosia o dalla malizia e viene inflitto a un’altra persona con uno sguardo maligno. La superstizione ritiene che questo sguardo maligno possa infliggere danni effettivi o disastri a chi lo riceve.

Secondo alcune leggende, ci si può esporre alla maledizione del malocchio anche anche senza la presenza di altre persone. Il malocchio è spesso caratterizzato dalla sfortuna, come ad esempio un una serie di eventi sfortunati, una malattia, un infortunio.

Le prime testimonianze della credenza nel malocchio risalgono all’antica Grecia e a Roma, nella letteratura classica, ne parlano Platone, Esiodo, Plutarco e molti altri autori.

Plutarco dice che i più bravi a lanciare il malocchio erano quelli con gli occhi azzurri e nel suo Simposio suggerì una spiegazione scientifica: l’occhio umano aveva il potere di rilasciare raggi invisibili di energia che in alcuni casi erano abbastanza potenti da uccidere bambini o piccoli animali.

Da qui si ritiene che le donne incinta, gli animali e i bambini fossero quelli più ricettivi al malocchio

Inoltre, Plutarco sostiene che alcune persone possedevano una capacità ancora più forte di affascinare, citando gruppi di persone a sud del Mar Nero come incredibilmente abili nell’elargire la maledizione.

Il più delle volte, le persone che si dice siano più abili nel lanciare la maledizione hanno gli occhi azzurri, probabilmente perché si tratta di una rarità genetica nell’area del Mediterraneo.

Origini dei primi amuleti contro il malocchio

Con la convinzione così ardente e diffusa che lo sguardo avesse il potere di infliggere disgrazie catastrofiche, non sorprende che gli abitanti di queste antiche civiltà abbiano cercato un mezzo per respingerlo, il che ha portato alle prime iterazioni dell’amuleto nazar che conosciamo oggi.

Ma a quando risalgono questi amuleti?

Secondo la dottoressa Nese Yildiran, docente di storia dell’arte all’Università Bahçeşehir di Istanbul, la prima versione di amuleti per gli occhi risale al 3.300 a.C. quelli che sono stati trovati a Tell Brak, una delle più antiche città della Mesopotamia, l’odierna Siria, avevano la forma di alcuni idoli astratti di alabastro con occhi incisi.

Origini dell’occhio di Allah

Sebbene gli idoli di alabastro di Tell Brak sembrino essere uno dei più antichi amuleti oculari scoperti, sono molto lontani dal tipico vetro blu dell’ occhio di allah, che conosciamo oggi, le cui prime iterazioni iniziarono a comparire nel Mediterraneo all’incirca nel 1500 a.C. Come sono poi divenuti, questi primi prototipi di Tell Brak, nelle versioni più moderne?

“Le perle di vetro delle isole dell’Egeo e dell’Asia Minore dipendevano direttamente dai miglioramenti nella produzione del vetro”, spiega sempre la dottoressa Yildiran. “Per quanto riguarda il colore blu, esso deriva sicuramente dal fango egiziano, che contiene un’alta percentuale di ossidi; il rame e il cobalto danno il colore blu quando vengono cotti”.

Yildiran fa riferimento a diversi pendenti blu dell’Occhio di Horus scavati in Egitto, affermando che questi potrebbero in un certo senso essere considerati il predecessore più influente del moderno nazar. Secondo Yildiran, le prime tribù turche erano fortemente affascinate da questa tonalità di blu per il suo legame con la loro divinità del cielo, Tengri

Teniamo a precisare che mentre l’Occhio di Horus egiziano è un simbolo simile di protezione e buona salute, l’occhio di Allah protegge specificamente dagli sguardi malevoli.

In Turchia è ancora tradizione portare un occhio di allah per il malocchio ai bambini appena nati, secondo la convinzione che i bambini piccoli siano spesso i più suscettibili alla maledizione.

I malocchi blu ebbero un’ampia diffusione nella regione, essendo utilizzati da Fenici, Assiri, Greci, Romani dagli Ottomani. Sebbene il loro utilizzo si concentrasse soprattutto nel Mediterraneo e nel Levante, attraverso il commercio e l’espansione degli imperi, l’ occhio di allah cominciò preso a diffondersi un pò ovunque.

Che cosa succede se l’occhio di allah si rompe?

Innanzitutto se vi è successo non allarmatevi, non è una cosa negativa quando l’ occhio di allah si rompe, si ritiene che si sia rotto per aver superato il suo limite di contenimento di energie negative dovute all’invidia degli altri e alla presenza di nemici e quando questo accade, è la conferma che l’ occhio di allah ha raggiunto il suo scopo proteggendovi.

Attenzione una volta rotto, va sostituito al più presto, affinché la protezione contro il malocchio possa continuare.

Occhio di allah nei vari paesi

  • mauvais œil in Francia
  • böser Blick in Germania
  • eayan alsharu in arabo
  • char atchk in armeno
  • aynore in yiddish o ayin hara in ebraico
  • szemmelverés  in ungherese
  • oko proroka  in polacco
  • ondaögat in svedese
  • olho gordo (occhi grassi) in Brasile
  • mal de ojo in spagnolo
  • droch shùil in irlandese
  • mati in Grecia
  • cheshm nazar in Persia e Afghanistan

Occhio di allah nella gioielleria

L’occhio di allah si è anche ampiamente diffuso nei braccialetti, nelle collane e altre forme di gioielli, come per esempio anelli ed orecchini.

Soprattutto negli ultimi anni, quando celebrità come Cameron Diaz, Kim Kardashian, Brad Pitt e Rihanna solo per citarne alcune, sono state viste sfoggiare braccialetti con l’occhio di allah, il che ha aumentato notevolmente, la popolarità di questo oggetto.

Kim Kardashian MENTRE INDOSSA BRACCIALETTO CON OCCHIO DI ALLAH

Kim Kardashian mentre indossa un braccialetto con occhio di allah

D’altronde le celebrità si sa, sono tra le persone più invidiate al mondo e quindi anche quelle più esposte al malocchio, non mi meraviglia quindi, che anche loro siano corse ai ripari per proteggersi dalle energie negative dei cosidetti invidiosi.

Conclusione

Indipendentemente che tu sia una persona superstiziosa, oppure no, l’ occhio di allah rappresenta, come abbiamo visto, la storia e la cultura di molti paesi e come tale è un simbolo che va rispettato. Indossare l’ occhio di allah vuol dire anche portare con sé, un pezzo di storia non solo antichissimo, ma anche ricco di contenuti e significato.