Pianta Ragno: tutto quello che devi sapere

La pianta ragno, conosciuta anche come falangio o clorofito, è una delle piante da appartamento più apprezzate e facili da coltivare.

Originaria dell’Africa tropicale, questa pianta dalla bellezza ornamentale è entrata nelle nostre case ormai da decenni, conquistando il cuore di molti per la sua capacità di purificare l’aria dagli inquinanti.

Il suo nome deriva dal particolare aspetto dei suoi lunghi steli ricadenti, che ricordano i fili di una ragnatela, mentre il nome scientifico Chlorophytum comosum fa riferimento alle sue affascinanti foglie verdi a strisce bianche.

La leggenda narra che il primo esemplare di pianta ragno fu portato in Europa agli inizi del 1700 da un mercante olandese di ritorno dall’Africa. Da allora questa pianta perenne si è rapidamente diffusa come ornamentale per il suo portamento elegante e scenografico.

Oltre alla capacità depurativa, il falangio è molto amato per la facilità di coltivazione, anche da parte di chi non ha proprio il pollice verde. Necessita di poche cure e si adatta bene alla vita in appartamento.

In questo articolo scopriremo tutti i segreti per coltivare una rigogliosa pianta ragno e goderne a lungo i suoi  benefici e bellezza.

Varietà di Pianta Ragno

Esistono diverse varietà di pianta ragno, che si differenziano per caratteristiche del fogliame, dimensioni della pianta e portamento. Analizziamo le principali.

La varietà più diffusa è il Chlorophytum comosum ‘Vittatum’, che presenta eleganti foglie verdi con una striscia centrale bianca, da cui emergono lunghi stoloni pendenti che le conferiscono il tipico aspetto “a ragno”. È molto decorativa e arriva fino a 60-90 cm di altezza.

Un’altra varietà classica è il ‘Variegatum’, che ha un fascino tutto particolare con le sue foglie verdi striate di bianco solo ai bordi. I lunghi steli invece sono completamente verdi. Rispetto al ‘Vittatum’ è leggermente più compatta.

pianta ragno Variegatum

Chlorophytum comosum Variegatum

Per chi vuole una pianta ragno dalle foglie più allungate, fino a 40 cm, c’è il Chlorophytum comosum ‘Bonnie’, dal portamento ricadente e vagamente riccioluto. Presenta una fascia centrale crema contornata da verde scuro. In primavera produce graziosi fiori gialli.

Chlorophytum comosum Bonnie

Bonnie

Il ‘Milky Way’ è una varietà dalla colorazione invertita: ha bande laterali verdi e ampia fascia centrale bianca. Molto decorativo quando le foglie, muovendosi nell’aria, mettono in evidenza l’effetto bicolore.

PIANTA RAGNO Milky Way

Milky Way

Per gli ambienti più piccoli si può optare per il Chlorophytum comosum ‘Mandaianum’, una varietà nana che raggiunge solo 15-30 cm di altezza. Le foglie sono interamente verdi con sottile striscia gialla. Ottima su scaffali e mensole.

Infine, il ‘White Stripe’ presenta una linea bianca molto sottile al centro delle foglie da giovane, mentre da adulta tende a perdere la variegatura. I fiori sono prodotti su lunghi steli gialli o color crema.

Scegliete la vostra pianta ragno preferita valutando lo stile di decorazione che desiderate ottenere e lo spazio a disposizione e vedrete che questa affascinante pianta si adatterà perfettamente a qualsiasi ambiente.

Pianta Ragno in breve:

Nomi comuni Falangio, Pianta Ragno, Clorofito, Nastrino o Nastrina
Nome botanico Chlorophytum comosum
Famiglia Asparagaceae
Tipo di pianta Erbacea, perenne
Dimensioni mature 30-60 cm di altezza e larghezza
Esposizione sole Parziale, ombra
Tipo di terreno Argilloso, ben drenato
pH del terreno Neutro
Periodo di fioritura Primavera-Estate
Colore dei fiori Bianco
Area di origine Africa centrale e meridionale

Come coltivare la pianta ragno

Per coltivare con successo la pianta ragno e farla crescere rigogliosa, è importante rispettare alcune semplici regole e accorgimenti relativi a:

Condizioni ambientali ideali

Luce – La pianta ragno ha bisogno di molta luce per crescere bene, ma teme i raggi diretti del sole che possono bruciare le foglie.

Va quindi posizionata in un ambiente luminoso, ma non esposta a luce solare diretta. Le condizioni migliori sono vicino a una finestra orientata a nord, o comunque lontana da finestre a sud/sud-ovest.

La pianta predilige una luce diffusa o filtrata, con un’intensità di circa 10.000 lux. Tollera l’ombra, ma in tal caso le foglie perdono la variegatura bianca.

Temperatura – Il clima ideale è caldo-umido, simile a quello del suo areale d’origine. Predilige temperature miti, comprese tra 15°C e 25°C durante il giorno e tra 10°C e 15°C di notte.

Teme il freddo intenso, quindi in inverno è bene tenerla lontana da correnti d’aria e fonti di calore che possano seccare l’ambiente. La temperatura minima tollerata è 7°C.

Umidità – La pianta ragno gradisce un ambiente con umidità relativa media, intorno al 60-70%. Per aumentare l’umidità intorno alla pianta, è bene vaporizzare acqua sulle foglie 2-3 volte a settimana. In inverno, quando i riscaldamenti tendono a seccare l’aria, può essere utile utilizzare un umidificatore.

Terreno – Il terriccio ideale è composto da 1/3 di terra da giardino, 1/3 di torba e 1/3 di sabbia. Deve essere ben drenato, areato e trattenere bene l’umidità. Una valida alternativa è il terriccio universale mescolato con pomice o lapillo. Il pH ottimale del terreno è leggermente acido, intorno a 6.5-7.0.

Annafiatura

La pianta ragno va annaffiata regolarmente ma senza eccedere, facendo attenzione a non creare ristagni idrici. Il terreno deve asciugarsi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra.

In primavera e estate annaffiare 2-3 volte a settimana quando il terreno è asciutto sotto la superficie; in inverno può bastare una volta a settimana.

La quantità d’acqua deve essere abbondante per bagnare tutta la zolla. Usare acqua a temperatura ambiente, meglio se piovana o distillata per evitare l’accumulo di sali minerali.

Drenaggio

Il drenaggio è fondamentale per la salute della pianta ragno che soffre i ristagni idrici. Innaffiare sempre in modo che l’acqua in eccesso fuoriesca dai fori di drenaggio sul fondo del vaso.

Mettere uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo per migliorare il drenaggio. Verificare che il vaso non presenti ristagni nel sottovaso dopo l’annaffiatura.

Concimazione

La pianta ragno va concimata regolarmente nel periodo di crescita, da marzo a settembre, con concime liquido o idrosolubile specifico per piante verdi e fiorite.

Ottimi i concimi a base di azoto, fosforo e potassio in rapporto 2-1-2. La concimazione va sospesa in inverno. Dose consigliata: 1⁄2 dose indicata sulla confezione, diluita in acqua, da somministrare ogni 2-3 settimane. Un eccesso di concime può causare bruciature fogliari.

Potatura

La potatura serve per eliminare foglie e steli secchi o danneggiati. Si effettua 2-3 volte l’anno, tagliando con forbici affilate e disinfettate le foglie secche fino alla base del picciolo.

Rimuovere anche eventuali fiori appassiti. La potatura favorisce anche uno sviluppo più compatto e ordinato della pianta, stimolando l’emissione di nuovi getti.

Pulizia delle foglie

Per una crescita rigogliosa, pulire periodicamente le foglie usando un panno umido per rimuovere polvere e sporco. Nebulizzare acqua distillata sul fogliame una volta a settimana. Questo serve anche ad aumentare l’umidità ambientale.

Moltiplicazione

La pianta ragno si moltiplica con grande facilità per talea a partire dai nuovi germogli che crescono all’estremità dei fusti pendenti (i cosiddetti “ragni”).

Si prelevano le piantine complete di radici e si trapiantano in un nuovo vaso con terriccio. Innaffiare regolarmente per favorire l’attecchimento.

Un’altra tecnica è prelevare le talee senza radici e metterle a radicare in acqua o terriccio umido per 2-3 settimane.

Rinvaso

Il rinvaso va effettuato quando la pianta è molto sviluppata e le radici fuoriescono dai fori di drenaggio. Indicativamente ogni 2-3 anni in primavera, utilizzando un contenitore di 2-3 cm più grande del precedente.

Utilizzare terriccio nuovo e, se possibile, fertilizzarlo con micorrize. Dopo il rinvaso, posizionare la pianta in zona luminosa, ma non esposta al sole diretto.

Cura della pianta ragno

Per far crescere rigogliosa la pianta ragno è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali: rinvasatura, svernamento e prevenzione di parassiti e malattie.

Rinvasatura e trapianto

La pianta ragno va rinvasata ogni 2-3 anni in primavera, passando a un contenitore più grande (2-3 cm di diametro in più). Questo permette alle radici di svilupparsi senza costrizioni.

I segnali che indicano la necessità di rinvasare sono: foglie che ingialliscono, crescita stentata, radici che fuoriescono dai fori di drenaggio.

Usa terriccio nuovo e, prima di trapiantare, rimuovi con delicatezza il vecchio terriccio dalle radici. Dopo il rinvaso, tieni la pianta in zona luminosa ma non al sole diretto.

Cura in inverno

D’inverno le cure per la pianta ragno si riducono. La pianta va tenuta lontana da fonti di calore che seccano l’aria, creando un microclima fresco e umido intorno ad essa.

Riduci le annaffiature (una volta ogni 10-15 giorni), vaporizza spesso le foglie con acqua nebulizzata e puliscile con un panno umido per rimuovere polvere e residui. Sospendi la concimazione. Rimuovi foglie e steli secchi man mano che si formano.

Parassiti e malattie

I parassiti più comuni che colpiscono la pianta ragno sono afidi, cocciniglia, ragnetto rosso e marciumi radicali da eccesso idrico.

Controlla regolarmente la pianta e, ai primi segnali di infestazione (foglie molli, ingiallite, punture), intervieni tempestivamente con insetticidi specifici, prediligendo quelli naturali come olio di neem o sapone di Marsiglia.

Per prevenire i ristagni idrici, assicurati di non eccedere con le annaffiature e verifica lo stato di salute delle radici.

Pianta Ragno in acqua

La propagazione della pianta ragno in acqua rappresenta un metodo gratificante, poiché i piccoli della pianta sviluppano rapidamente nuove radici bianche nell’acqua.

Questa tecnica consente di osservare attentamente lo sviluppo delle radici prima di trapiantare i nuovi esemplari e di monitorare l’intero processo.

E’ importante notare che piante come la pianta ragno, le piante pothos e le piante monstera deliciosa rispondono positivamente alla radicazione in acqua.

Per iniziare, è consigliabile partire da una pianta madre adulta e rigogliosa, con numerosi ciuffi di foglie che crescono all’estremità dei lunghi steli ricadenti.

Questi ciuffi, contengono un apparato radicale proprio sotto le foglie e sono perfetti per essere staccati e messi a coltivare in acqua. Basta tagliare con cura il lungo stelo che unisce il ciuffo alla pianta madre, usando forbici affilate e sterilizzate.

ciuffo di pianta ragno

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I contenitori ideali sono di vetro, come vasetti o barattoli, che lasciano filtrare la luce fino alle radici. Riempirli per metà o tre quarti con acqua non calcarea, distillata o piovana. Inserire i ciuffi in modo che solo la base sia immersa, con foglie e stelo fuori dall’acqua. Posizionare in luogo luminoso, evitando i raggi diretti del sole.

pianta ragno in vasetto con acqua

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Nel giro di 1-2 settimane si formeranno le radici immerse nell’acqua. Cambiare l’acqua ogni 5-7 giorni, mantenendola sempre pulita.

È consigliabile utilizzare un terreno ben drenante etichettato per l’uso interno. Se non si dispone di un mix per la coltivazione interna, è possibile alleggerire il terreno aggiungendo del cocco, muschio fine, perlite, sabbia o una combinazione di questi componenti.

Si può aggiungere fertilizzante in piccole dosi una volta al mese. La pianta ragno così coltivata avrà bisogno di pochissime cure e si adatterà a vivere con la sola base immersa nell’acqua.

Con questo processo, è possibile ottenere con successo nuove piante di pianta ragno, garantendo un sano sviluppo radicale e una crescita vigorosa.

Problemi comuni

Nonostante sia una pianta robusta e resistente, anche la pianta ragno può andare incontro ad alcuni problemi. Analizziamo i più frequenti e come prevenirli.

Punte foglie secche – Questo problema deriva spesso da un’insufficiente umidità ambientale, soprattutto d’inverno quando i riscaldamenti tendono a seccare l’aria.

Nebulizzare frequentemente le foglie con acqua può aiutare. Anche la concimazione eccessiva porta al secco delle punte: in tal caso ridurre la dose di fertilizzante.

Infine controlla che l’acqua non sia eccessivamente calcarea o contenga troppo cloro, elementi dannosi per la pianta. Meglio usare acqua piovana o distillata.

Foglie gialle – Il giallume fogliare può derivare da diversi fattori. Un terreno troppo umido con ristagni idrici tolgono ossigeno alle radici, provocando il deperimento della pianta.

Al contrario, annaffiature insufficienti portano a disidratazione. Verifica anche che la pianta riceva luce sufficiente. Infine, foglie gialle e stentate possono indicare attacchi di parassiti come afidi, cocciniglia o ragnetto rosso.

Foglie molli – Quando le foglie perdono turgore e consistenza è sintomo di eccesso di irrigazione, con formazione di marciumi radicali. Sospendi le annaffiature finché il terreno non si asciuga. Verifica lo stato di salute delle radici e se necessario rinvasa utilizzando terriccio nuovo.

Marciumi radicali – Derivano da terreno sempre troppo umido e annaffiature eccessive. L’apparato radicale marcisce e non riesce più a svolgere la sua funzione.

Riduci la frequenza delle annaffiature, controlla il drenaggio e se necessario cambia vaso.

Monitorando lo stato di salute della pianta e intervenendo ai primi segnali di malessere, si può mantenere il falangio rigoglioso e vitale per molti anni.

Usi decorativi 

Grazie al suo affascinante aspetto, la pianta ragno si presta a numerosi utilizzi in ambito decorativo, sia per interni che per esterni. Vediamo dove e come posizionarla al meglio.

In appartamento è perfetta per arredare con stile un angolo del soggiorno o della camera da letto. Il consiglio è di collocarla su un ripiano o su una mensola, posizionata in un punto strategico dove le lunghe foglie ricadenti possano esprimere tutta la loro bellezza.

pianta ragno

Anche in ufficio la pianta ragno è molto decorativa e contribuisce a rendere l’ambiente più vivibile. Si può mettere sulla scrivania, su un mobile o su un supporto alto, facendo ricadere le fronde verso il basso.

Un’idea originale è inserire la pianta ragno in un terrario di vetro: il microclima umido che si viene a creare al suo interno è l’ideale per questa specie. Basterà nebulizzare le foglie di tanto in tanto.

Per un effetto ancora più spettacolare, la pianta ragno si presta ad essere coltivata in un cesto o vaso pensile appeso al soffitto o alle pareti. Le fronde ricadenti creeranno un effetto scenografico 3D unico nel suo genere.

pianta ragno appesa al soffito in un cesto

Anche in esterni come balconi e giardini la pianta ragno si fa notare: sistemata in una fioriera ovale appesa, farà da meravigliosa quinta naturale. Lasciate che i lunghi stoloni vertiginosi ricadano liberamente tutt’intorno.

Date spazio alla vostra fantasia e creatività e vedrete che la pianta ragno saprà valorizzare con la sua presenza qualsiasi ambiente, interno o esterno che sia.

Proprietà e benefici 

Oltre alla indiscutibile bellezza ornamentale, la pianta ragno presenta interessanti proprietà e apporta diversi benefici, che la rendono molto apprezzata come pianta da interno.

Uno dei principali pregi è la capacità di purificare l’aria domestica. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia del falangio nell’assorbire sostanze inquinanti presenti negli ambienti chiusi, in particolare monossido di carbonio, xilene e formaldeide.

Queste sostanze nocive, derivanti ad esempio dai materiali di arredamento e dal traffico, vengono efficacemente rimosse dall’aria grazie al metabolismo della pianta ragno. Già una sola pianta per stanza può fare una grande differenza!

Inoltre, il falangio ha un piacevole significato simbolico: nel linguaggio dei fiori viene associato alla giovinezza e alla freschezza perenne.

Le sue foglie lunghe e ricadenti ricordano i capelli di una ragazza, mentre la facilità di propagazione tramite talea rappresenta il perpetuarsi delle generazioni.

Per le sue qualità purificanti, decorative e per il suo significato positivo, la pianta ragno è davvero un ottimo alleato da tenere con noi nelle nostre case, a beneficio del benessere dell’ambiente e della nostra mente.

Altre piante d’appartamento che depurano l’aria

Ecco alcune piante, oltre al falangio, che sono spesso citate per le loro proprietà depurative:

  • Sansevieria (Lingua di suocera): È efficace nell’assorbire l’anidride carbonica durante il giorno e rilasciare ossigeno di notte.
  • Aloe Vera: Questa pianta succulenta non solo ha proprietà medicinali, ma può anche contribuire a rimuovere benzene e formaldeide.
  • Pothos (Epipremnum aureum): È una pianta robusta che può contribuire a ridurre i livelli di inquinanti indoor.
  • Ficus elastica (Gommiero): Può contribuire a ridurre il benzene, il tricloroetilene e il formaldeide.
  • Filodendro (Philodendron): Varietà come il Philodendron scandens possono aiutare a purificare l’aria.
  • Dracena: È efficace contro diversi inquinanti dell’aria ed è facile da coltivare in casa.
  • Spatifillo: È nota per la sua capacità di rimuovere agenti inquinanti come ammoniaca, benzene e formaldeide.

Domande Frequenti – Pianta Ragno

Quanto a lungo vive una pianta ragno?

Le piante ragno, se ben curate e ripiantate regolarmente, sono generalmente longeve e possono essere tramandate di generazione in generazione.

La pianta ragno fiorisce?

Sì, il falangio produce piccoli fiori bianchi a forma di stella, riuniti in infiorescenze terminali. La fioritura avviene in primavera-estate. Tuttavia, molto spesso i fiori passano inosservati perché durano solo pochi giorni. Per favorire la fioritura, assicurati che la pianta riceva luce sufficiente ruotandola periodicamente.

Può essere tossica per cani e gatti?

No, la pianta ragno non è tossica per cani e gatti. Anzi, molti gatti ne sono ghiotti e la rosicchiano volentieri. Tuttavia è meglio tenerla lontana dalla loro portata per evitare che la danneggino.

Perché è attrattiva per i gatti?

Contiene sostanze che hanno un effetto lievemente eccitante e allucinogeno sui gatti, simile alla nepetella (erba gatta). Inoltre i felini sono incuriositi dai lunghi steli ricadenti che stimolano il loro istinto predatorio.

Dove posizionare la pianta ragno in casa?

In un punto luminoso ma non alla luce diretta del sole. Lontano da fonti di calore che possano seccare l’aria. Si presta ad essere appesa alle pareti o al soffitto. In cucina e in bagno assicurarsi che non sia a contatto con schizzi d’acqua.

Posso coltivare la pianta ragno all’aperto nel giardino?

Sì, la pianta ragno può essere coltivata come pianta da giardino all’aperto in climi caldi (zone 9-11) e occasionalmente come annuale in climi più freddi. Solitamente viene utilizzata come pianta per i bordi del giardino, in fioriere o letti rialzati.

Posso tenerla in bagno?

Il bagno non è l’ambiente ideale per la coltivazione della pianta ragno, a meno che non sia presente una finestra che garantisca un adeguato apporto di luce naturale. Il vapore e l’umidità eccessivi possono favorire attacchi di muffe e marciumi fogliari. Meglio prediligere piante tropicali come l’aloe o la sansevieria.

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